Tutti in piazza (virtuale) contro mafie ed ecomafie

Il 21 marzo è una data molto importante per il nostro calendario associativo. Ogni anno scendiamo nelle piazze di tutta Italia, con i nostri volontari, circoli e comitati regionali, per la Giornata della Memoria e dell’impegno in memoria delle vittime delle mafie, al fianco di Libera, l’associazione di associazioni che contribuimmo a fondare 25 anni fa.

L’edizione 2020 è particolarmente evocativa. È quella del 25ennale della manifestazione, è stata organizzata a Palermo, una città simbolo del potere della mafia ma anche della ribellione e della risposta dell’antimafia, a partire da quella sociale.

Al nostro Congresso nazionale al museo di Pietrarsa dello scorso novembre, in cui è intervenuto anche Luigi Ciotti, avevamo lanciato la volata verso la data di oggi. Nella mia relazione introduttiva e negli interventi di Enrico Fontana, il responsabile del nostro Osservatorio nazionale ambiente e legalità, e di Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, avevamo fatto un appello alla mobilitazione associativa per essere presenti e numerosi nel corteo per le vie del capoluogo siciliano. Purtroppo – a causa della drammatica emergenza coronavirus che stiamo vivendo con numeri da incubo che impongono a tutti di restare a casa – la manifestazione è stata giustamente spostata in autunno.

Ma anche noi non staremo fermi, neanche oggi, anche se attraverso smartphone, tablet e pc. Seguendo l’input di Libera parteciperemo in massa alla manifestazione virtuale, riempiendo le pagine personali e associative dei social network con un fiore e il nome di una delle vittime innocenti

Sarà l’occasione per ricordare anche le vittime delle ecomafie come Mimmo Beneventano, Renata Fonte, Ilaria Alpi, Angelo Vassallo, Miran Hrovatin, Natale De Grazia (di cui quest’anno ricorre il 25ennale del suo omicidio durante le indagini sulle navi dei veleni affondate nel Mediterraneo piene di veleni tossici o radioattivi) e Roberto Mancini. Sarà anche attraverso la verità e la giustizia per le loro morti che liberemo finalmente il paese dall’oppressione mafiosa.

 

 

 

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Eco-cineforum: mafie e ambiente

 

 

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