I dati drammatici su contagiati, ricoverati in terapia intensiva e deceduti per l’emergenza coronavirus ci ricordano ogni giorno quanto sia importante restare a casa, rispettando decreti e ordinanze. Gli appelli a dare ognuno il proprio contributo si susseguono e noi continuiamo a dare il nostro contributo. Lo facciamo con le attività dei nostri circoli in prima linea in iniziative di solidarietà (che stiamo raccontando con aggiornamenti quotidiani in questo sito), ma anche rilanciando i messaggi delle più autorevoli voci della scienza del nostro Paese. Lo abbiamo fatto anche nel numero di aprile di Nuova Ecologia con l’intervista alla virologa Ilaria Capua, disponibile anche on line.
Da associazione che da quasi 40 anni pratica l’ambientalismo scientifico, non possiamo non sottolineare come in questo periodo difficilissimo stia tornando finalmente di moda il primato della scienza. Sui quotidiani, nei tg, nei radiogiornali impazzano le voci degli scienziati, molti dei quali, fino a qualche settimana fa, erano totalmente ignorati dai media e dalla stragrande maggioranza dei cittadini del nostro Paese.
Questo è molto importante. L’Italia, come il resto del mondo, ha bisogno della scienza per combattere la crisi climatica e tutte le altre minacce per la salute umana come l’attuale pandemia. Noi riusciremo a vincere definitivamente il coronavirus grazie al lavoro degli scienziati. Siamo infatti tutti in attesa del vaccino contro il coronavirus, mentre nel frattempo si sono tacitate le voci di chi ha alimentato il movimento Novax. Finalmente.
Negli ultimi anni abbiamo fatto danni inestimabili alla cultura scientifica, dando retta ad esempio a chi pensava di combattere la Xylella Fastidiosa in Puglia affidandosi agli sciamani, alimentando un clima da caccia alle streghe nei confronti degli scienziati e dei tecnici e mettendo in ginocchio la produzione dell’olio pugliese e nazionale. E lo stesso potremmo dire per chi evoca scenari apocalittici sulle tecnologie per la produzione di energia rinnovabile come ad esempio quelli che paragonano un digestore anaerobico per la produzione di biometano ad una centrale nucleare. Uno degli insegnamenti di questa tragedia mondiale del coronavirus deve essere proprio questo: l’Italia la deve smettere di alimentare le fake news e di dar retta agli stregoni. Speriamo davvero che sia la volta buona.