Guida per l’Era della Transizione, seconda parte

Da ieri possiamo tornare ad incontraci con amiche ed amici, sempre in compagnia della nostra mascherina, rispettando la distanza di sicurezza ed evitando assembramenti. Gli affetti, insomma, si ricongiungono, nelle modalità oggi possibili per ridurre il rischio del contagio. Vorremmo saperne di più su come s’intende ricucire il Paese, a partire dal famigerato decreto “Rilancio”, ma la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale tarda ancora e allora “accontentiamoci” di completare la lettura del decreto “Senza nome”, per condividere una sintetica Guida per l’Era della Transizione.

20 MAGGIO

Da domani riaprono anche le autoscuole, per chi deve frequentare i corsi teorici e pratici necessari per il rilascio della patente e soprattutto svolgere gli esami, anche presso gli uffici della Motorizzazione civile, che dovranno adeguarsi alle linee guida elaborate dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’allegato in questo caso non c’è e per scoprire le novità a cui andranno incontri i candidati bisogna consultare il sito del ministero. Non sono poche. E riguardano almeno 300.000 candidati in attesa del fatidico giorno. Gli esami di teoria, intanto, si  potranno svolgere anche presso le autoscuole, ovviamente con le mascherine e a distanza di sicurezza. Sempre con la mascherina e i guanti si faranno gli esami di guida per la patente A. Quelli per la patente B avranno una mezza rivoluzione: le fasi 1 e 2 previste dalla normativa (da come ci si prepara alla guida sicura alle manovre, come la retromarcia o il parcheggio) si faranno senza esaminatore e istruttore a bordo. Le richieste verranno “formulate oralmente” e il candidato eseguirà quello che gli è stato richiesto. Quelle della fase 3, cioè le manovre in mezzo al traffico “il candidato, l’istruttore e l’esaminatore devono indossare una maschera filtrante, visiera e occhiali protettivi, guanti monouso e devono lavarsi o igienizzarsi le mani prima di entrare nell’auto”. Sembreranno operatori a rischio, ma perché in fondo lo sono.

25 MAGGIO

Via libera alle attività di palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sempre nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento”. Le linee guida da rispettare non sono allegate al decreto, perché le dovrebbe emanare l’Ufficio per lo sport del governo, insieme alla Federazione dei medici sportivi italiani. Le abbiamo cercate invano sul sito e quelle trapelate finora non sono ufficiali. Si tratta di un documento fondamentale per gli operatori, che devono organizzarsi di conseguenza, e per chi dal 25 maggio intenderà tornare in palestra o in piscina. Anche perché, come precisa il decreto, le decisioni che possono assumere in merito le Regioni, magari anticipando le riaperture se la situazione epidemiologica lo consente, devono comunque rispettare le famose linee guida nazionali, che ancora non ci sono.

15 GIUGNO

Bambine/i e ragazze/i (nel testo del decreto “Senza nome” c’è solo il genere maschile, ma è un difetto del linguaggio burocratico che sembra difficile da correggere), potranno finalmente partecipare ad attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta”. Dovranno esserci, ovviamente, gli “operatori a cui affidarli in custodia” e andranno seguire le regole dell’allegato 8

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