Trentaduesimo giorno

Si può scrivere? Bravo Conte! Nella conferenza stampa di ieri sera il presidente del Consiglio, nonostante la legittima incazzatura davanti alle falsità e alle ipocrisie del duo Salvini-Meloni, ha avuto la necessaria lucidità per spiegarci le ragioni di quello che già sapevamo (restare a casa fino al 3 maggio) ma facendoci intravedere anche l’orizzonte dei cambiamenti radicali a cui andremo incontro nella nuova fase di convivenza con il coronavirus. Quelli che, scrutando nel futuro prossimo, dovranno disegnare i 19 esperti (15 uomini e 4 donne), del Comitato economico e sociale nominato ieri sera.

Sono andato a curiosare tra i loro curriculum per capire, innanzitutto, i temi e le priorità per cui sono stati scelti. Due nomi sono diventati ormai famosi per le funzioni che svolgono: il capo della protezione civile Angelo Borrelli e il Commissario all’emergenza Domenico Arcuri. Altri, invece, disegnano una sorta di mappa concettuale della “fase della convivenza”.  La prima area, se possiamo chiamarla così, è quella delle ferite psicologiche già causate dalla Sars-cov-2 e delle fragilità, a cui trovare risposte e soluzioni. Elisabetta Camussi è professoressa associata di psicologia sociale all’Università Bicocca di Milano ed è esperta, in particolare, di “psicologia delle differenze e delle disuguaglianze”, a partire da quella di genere. Fabrizio Starace dirige il Dipartimento mentale e dipendenze patologiche dell’Ausl di Modena, è presidente della Società italiana di epidemiologia psichiatrica e dal febbraio del 2019 fa parte del Consiglio superiore della sanità. Viene considerato “uno dei maggiori esperti italiani di management applicato alla psichiatria territoriale, ai servizi di neuropsichiatria infantile, ai Sert (i servizi per le tossicodipendenze, ndr)”, come scrive Francesco Bollorino in un’intervista pubblicata su psychiatryonline.it.

Giampiero Griffo, presidente di Dpi (Disable people’s international) Italia, coordina il Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. E il 26 marzo scorso ha rilasciato un’intervista al magazine Vita.it per denunciare i ritardi accumulati finora, nella tutela dei loro diritti, sia dal governo che dalle Regioni. Stefano Simontacchi è presidente della Fondazione Ospedale Bambini Buzzi di Milano, considerato un’eccellenza nel panorama degli ospedali pediatrici italiani. Simontacchi, però, potrà tornare utile al governo anche per le sue competenze in materia di fiscalità, nazionale e internazionale.

La seconda area è proprio quella dei criteri che dovranno ispirare la “ripartenza economica”. Qui il premier ha inserito tre consiglieri che già lo affiancano: Riccardo Cristadoro, che è senior director del Dipartimento Economia e statistica della Banca D’Italia; Mariana Mazzucato, che ha fondato e dirige l’Institute for innovation and public purpose di Londra, autrice nel 2018 di un libro “Il valore di tutto. Chi lo produce e chi lo sottrae nell’economia globale”, dove rimette al centro il ruolo dello Stato; Filomena Maggino, che insegna Statistica sociale alla Sapienza di Roma ma, soprattutto, ha una delega specifica per il “Benessere equo e sostenibile”. Alla “riconversione ecologica” dell’economia sta dedicando, da tempo, il suo impegno Enrico Giovannini: docente di Statistica economica all’Università Tor Vergata di Roma, è stato presidente dell’Istat, ministro del Lavoro nel governo Letta ed è oggi portavoce dell’Asvis, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile.

Sempre del pacchetto di mischia degli economisti fa parte Enrico Moretti, che insegna a Berkley, nell’Università della California, consulente apprezzato da Barack Obama, i cui articoli vengono pubblicati su giornali prestigiosi, come il “New York Time” e il “Wall Street Journal”, autore nel 2013 di un libro “La nuova geografia del lavoro” (Mondadori), che la rivista “Forbes” giudicò come il più importante libro di economia dell’anno. Marino Regini, invece, è professore emerito di Sociologia economica all’Università Statale di Milano e i suoi studi si sono concentrati sui rapporti tra sistema economico, istituzioni sociali e politiche. Raffaella Sadun insegna economia aziendale all’Università di Harvard, con una specializzazione sulle scelte manageriali più giuste da fare che spazia dalle imprese fino alla sanità e all’istruzione. Al diritto del lavoro è dedicato, infine, l’impegno accademico di Franco Focareta, ricercatore all’Università Alma Mater di Bologna.

La terza area è quella della gestione concreta, da punto di vista imprenditoriale, di questa lunga fase della convivenza. Nel Comitato degli esperti figurano diversi manager, sia pubblici che privati. Il primo è Vittorio Colao, ex amministratore delegato di Vodafone, che presiede il Comitato. Insieme a lui sono stati nominati: Giovanni Gorno Tempini, presidente di Cassa depositi e prestiti, in sostanza la “cassaforte” della finanza pubblica italiana; Roberto Cingolani, ex direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia e attuale responsabile Innovazione tecnologica di Leonardo, altro colosso pubblico, dalla difesa all’aerospazio, con un fatturato di 13,8 miliardi di euro; Giuseppe Falco, che è amministratore delegato di BGC (Boston consulting group) per Italia, Grecia e Turchia, con dieci anni di esperienza maturata nell’area “Energia e Ambiente”. Completa il team Riccardo Ranalli, commercialista e revisore contabile, con incarichi istituzionali e scientifici (www.ranallieassociati.it) e numerose pubblicazioni in materia di crisi d’impresa.

Dai curriculum emergono, insomma, gli scenari su cui dovranno misurarsi i 19 esperti, che speriamo possano avvalersi anche di altre competenze e professionalità, organizzando magari specifici gruppi di lavoro sugli impatti psicologici, sociali ed economici del periodo, non breve, di “libertà vigilata” a cui dobbiamo prepararci. Voglio concludere questo lunghissimo post, di cui mi scuso, tornando alle ipocrisie della coppia Salvini-Meloni. Ascoltare il leader della Lega, autentico campione del killeraggio mediatico senza contradditorio, esercitato addirittura nei confronti di privati cittadini, ispiratore e finanziatore, da ministro dell’Interno e con risorse pubbliche, della famigerata “Bestia”, lamentarsi perché vittima di “metodi da regime” per una conferenza stampa in diretta facebook, è stato semplicemente ridicolo.

#quellocolbongo

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