Diciassettesimo giorno

In questa drammatica crisi, sanitaria, sociale ed economica, causata dal Covid19, bisogna avere coraggio. E adottare, subito, soluzioni straordinarie, se vogliamo evitare il tracollo del nostro Paese e soprattutto di chi vive in condizioni di fragilità nelle sue aree più povere, come il Mezzogiorno. Quella avanzata dal presidente della Fondazione con il Sud, Carlo Borgomeo, è una proposta concreta e coraggiosa: destinare alle associazioni e alle cooperative sociali i 500 milioni di euro di fondi strutturali, messi a disposizione dall’Unione europea per il “Programma operativo nazionale Inclusione 2014-2020” e ancora non impegnati. Un finanziamento immediato e a fondo perduto, destinato alle realtà più serie, radicate nel territorio e verificabili, grazie a un lavoro di istruttoria che la Fondazione guidata da Borgomeo s’impegna a fare gratuitamente.

Sono realtà che la Fondazione Con il Sud conosce bene, grazie a “una rete di 6.000 associazioni, procedure di valutazione e di controllo collaudate e generalmente ritenute efficaci”, come ricorda Borgomeo. Associazioni e cooperative sociali che chiedono aiuto, non soltanto per loro. “La crisi e le misure di contenimento stanno determinando conseguenze devastanti per le persone più fragili: dai minori alle donne vittime di violenza, dai disabili alle famiglie dei detenuti, dai senzatetto ai migranti, dagli anziani non autosufficienti alle vittime di usura – scrive Borgomeo nell’appello pubblicato sulla prima pagina del “Mattino” -. Alla Fondazione con il sud arrivano continuamente segnalazioni da parte di organizzazioni che con consapevolezza e grande dignità ci dicono di situazioni insostenibili”.

Il mancato utilizzo di risorse destinate dall’Unione europea all’Italia e in particolare al Sud è una vergogna antica, purtroppo.

Oggi, però, è semplicemente insopportabile, come ricordano le Fondazioni di comunità che hanno rivolto una petizione pubblica, attraverso la piattaforma change.org, al ministro per il Sud e la Coesione sociale, Giuseppe Provenzano, a sostegno della proposta avanzata da Borgomeo. La ragione è semplice: bisogna “evitare che la dura crisi sanitaria, economica, sociale specialmente al Sud diventi ancora più drammatica e irreversibile nel prossimo futuro”.

E per farlo ci vuole più coraggio, da parte di tutti.

#quellocolbongo


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