Rachel Carson

Biologa, statunitense (1907-1964).

Funzionaria dell’amministrazione federale prima nel Bureau of Fisheries e poi nel Fish and Wildlife Service,  autrice di libri di successo sulla vita del mare (Al vento del mare, Il mare intorno a noi, The edge of the sea), C. deve la sua grande fama internazionale a un libro del 1962, Primavera silenziosa, durissima requisitoria sui danni per l’ambiente e per l’uomo legati all’uso intensivo di Ddt e altri fitofarmaci in agricoltura: “Sostanze – scrive C. – con un incredibile potenziale di devastazione, sostanze che si accumulano nei tessuti delle piante e degli animali  e penetrano anche nelle cellule germinali per distruggere o alterare i fattori dai quali dipende l’eredità, e, in ultima analisi, la sorte stessa dell’umanità”. Le sue denunce, che le valsero violentissimi attacchi da parte dell’industria chimica, vennero poi confermate da una commissione appositamente istituita dal presidente Kennedy. Nel libro, C. presenta una ricca raccolta di dati scientifici sugli effetti ecologici e sanitari dovuti all’accumulazione di pesticidi nell’ambiente e nella catena alimentare, e propone un cambiamento radicale dell’atteggiamento etico dell’uomo verso la natura: “Il controllo della natura – afferma ancora C. – è una frase piena di presunzione, nata in un periodo della biologia e della filosofia che potremmo definire l’era di Neanderthal, quando ancora si riteneva che la natura esistesse per l’esclusivo vantaggio dell’uomo. Ed è davvero estremamente triste che una scienza ancora così immatura abbia avuto a propria disposizione le armi più moderne e terribili che, nella lotta contro gli insetti, finisce per rivolgere contro la stessa terra su cui viviamo”.

Divenuto rapidamente un best-seller, tradotto in numerose lingue, Primavera silenziosa ebbe un eccezionale impatto emotivo sull’opinione pubblica, ed è tuttora considerato uno degli atti di nascita del movimento ambientalista.

BIBLIOGRAFIA

Primavera silenziosa, 1962

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