Giornalista e scrittore, statunitense di origine scozzese (1838-1914).
Emigrato negli Stati Uniti con la famiglia all’età di 11 anni, M. è stato il principale ispiratore dei primi movimenti che si battevano per una tutela attiva degli ecosistemi e per la creazione di grandi parchi nazionali. Per gran parte della sua vita, egli si divise tra lunghi viaggi di osservazione della “wilderness” nordamericana – soprattutto in California, dove scoprì l’origine glaciale della valle di Yosemite, e in Alaska – e l’impegno militante per convincere il governo e l’opinione pubblica dell’importanza di creare un sistema di aree protette. Malgrado molte di tali campagne siano state coronate da successo (nel 1890 nacque il Parco nazionale di Yosemite; nel 1916, due anni dopo la sua morte, venne creato il “National park service”, che radunava 37 aree protette), M. rimase per molti aspetti una voce isolata: la sua visione preservazionista (–>Preservazionismo), che trovava ispirazione nel trascendentalismo di –>Emerson, che egli conobbe e frequentò, e di –>Thoreau, e si nutriva di una religione della natura d’impronta panteista e di un rifiuto totale dell’–>Antropocentrismo, era infatti agli antipodi del –>Conservazionismo di matrice utilitarista allora prevalente, per il quale la tutela della natura andava finalizzata e subordinata al criterio di una gestione economicamente efficiente delle risorse ambientali. Questa idea della natura come ricchezza da proteggere per il suo valore intrinseco, e non perché utile all’uomo, pose M. in radicale e anche personale contrapposizione con Gifford –>Pinchot, cui era stata affidato il compito di organizzare il neonato sistema di aree protette statunitensi: in particolare, M. si batté con veemenza contro i programmi intensivi di abbattimento degli animali predatori a fini di incremento della selvaggina convintamene sostenuti da Pinchot, la cui dannosità in termini ecologici divenne evidente solo a partire dagli anni Venti.
Autore di numerosi libri nei quali il racconto delle osservazioni compiute durante i suoi viaggi s’inserisce in uno sguardo poetico, neoromantico, sulla natura che risuona con gli accenti più mistici e spirituali delle concezioni di un’–>Etica dell’ambiente, M. nel 1982 fondò il “Sierra club”, una delle prime e tuttora una delle più forti ed autorevoli associazioni per la difesa dell’ambiente.
BIBLIOGRAFIA
Our national parks, 1901
La mia prima estate sulla Sierra, 1911