Greta Thunberg

Attivista ecologista svedese (2003).

Nata e cresciuta a Stoccolma, nell’agosto 2018 T. ha dato avvio a una forma di protesta pubblica inizialmente solitaria per sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi sull’urgenza di fronteggiare la crisi climatica: per molte settimane, rinunciando a frequentare la scuola, ha attuato un personale “sciopero scolastico per il clima” (questo lo slogan da lei stessa coniato) manifestando ogni giorno davanti al Parlamento svedese per reclamare dalle istituzioni del suo Paese e di tutto il mondo azioni molto più incisive contro il Climate change.

In breve tempo, l’esempio di T. ha ottenuto una larghissima eco mediatica e prodotto un serrato e anche inatteso effetto a catena, diffondendo nel mondo una mobilitazione giovanile capillare e intensa che ha portato in decine di città centinaia di migliaia di ragazzi a “scioperare per il clima”. Il movimento nato dall’iniziativa di T. ha preso il nome di “fridays for future” perché il venerdì è stato il giorno della settimana scelto per organizzare numerose giornate mondiali di mobilitazione.

T. , che dal 2018 è impegnata a tempo pieno nello sforzo per ottenere politiche nazionali e globali capaci di scongiurare la crisi climatica, si è affermata come il simbolo e la guida di un movimento giovanile dai tratti del tutto originali: estraneo a visioni ideologicamente orientate,  indisponibile a qualunque collegamento con forze politiche e orgogliosamente autonomo dalle stesse articolazioni tradizionali del movimento ecologista, radicalmente non violento (Nonviolenza) nei metodi di azione, unito e sospinto da una forte carica di “indignazione generazionale” che lo vede contestare con asprezza al mondo degli adulti una sostanziale indifferenza rispetto all’impatto potenzialmente catastrofico della crisi climatica sul futuro anche immediato delle generazioni più giovani. 

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