Fisico e filosofo, statunitense di origine austriaca (1941).
Professore di fisica in varie università degli Stati Uniti, C. è uno degli autori che più hanno contribuito ad imporre i temi ambientali nel dibattito culturale contemporaneo.
Nel libro del 1975 Il Tao della fisica, che gli diede grande notorietà e ne fece uno dei guru dei movimenti controculturali (–>Controcultura), C. rilegge i concetti che hanno rivoluzionato la fisica moderna, in particolare la teoria quantistica e la relatività, secondo uno schema interpretativo che ne esalta l’impronta sistemica (approccio –>Sistemico) e ne richiama la forte somiglianza con le grandi tradizioni filosofiche e religiose dell’Oriente: l’induismo, il buddismo, il taoismo.
“Il misticismo orientale – egli scrive – vede l’universo come una rete inseparabile, le cui interconnessioni sono dinamiche e non statiche. La rete del cosmo è viva: si muove, cresce, cambia in continuazione. Anche la fisica moderna concepisce l’universo come una rete di relazioni, e come una rete intrinsecamente dinamica. Nella teoria quantistica il carattere dinamico della materia è una conseguenza della natura ondulatoria delle particelle subatomiche, e questo stesso concetto è centrale nella teoria della relatività, nella quale l’unificazione del tempo e dello spazio implica che non si possa analizzare la materia separatamente dalla sua attività. Le proprietà delle particelle subatomiche possono cioè essere comprese solo in un contesto dinamico: in termini di movimento, interazione e trasformazione”.
Per C., questo radicale mutamento dei paradigmi d’interpretazione della realtà, cominciato nella fisica col progressivo abbandono del –>Meccanicismo e del –>Riduzionismo, è destinato ad influenzare tutti i campi del sapere e della vita sociale, a cambiare in profondità la visione occidentale del mondo. Fenomeni naturali come il tendenziale esaurimento dei combustibili fossili, fenomeni sociali come il declino del patriarcato, fenomeni culturali come il crollo del mito della crescita economica illimitata (–>Limite/limiti), concorrono tutti ad immergerci dentro una transizione epocale. Oltre alla fisica, altri grandi ambiti risentono fortemente di questa vera rivoluzione: la biologia, la studio della mente, la medicina, l’economia.
Così, gli organismi viventi non sono più considerati come macchine, ma come sistemi dinamici estremamente duttili, funzionanti secondo princìpi di auto-organizzazione. Per C., proprio il principio di auto-organizzazione, cui –>Prigogine e gli altri teorici della –>Complessità hanno dato una solida base scientifica, conferisce agli organismi anche capacità di auto-rigenerazione e li rende capaci di superare i loro limiti sia fisici che mentali, attraverso i processi di evoluzione biologica e di apprendimento culturale. In questa nuova idea di evoluzione, che rimanda tra l’altro a quel principio di indeterminazione che da Heisenberg in poi ha assunto una posizione dominante nel pensiero scientifico, è la nozione di “ritmo”, e non più la tradizionale nozione di “struttura”, la chiave di volta per comprendere il mondo vivente.
Da questo nuovo modo, sistemico, di intendere la vita discende anche una nuova concezione della natura di mente e coscienza, battezzata da Gregory –>Bateson come ecologia della mente: visione che segna il superamento della distinzione cartesiana tra mente – la “res cogitans” – e materia – la “res extensa” – e nella quale i processi cognitivi vengono a coincidere con i processi di autogenerazione e autoconservazione delle reti viventi.
Pure in campo medico, si va affermando un approccio olistico (–>Olismo) alla malattia e alla cura, che vede molta più attenzione verso gli aspetti psicologici, sociali ed ambientali della salute e segna più di un contatto con antiche tradizioni come lo sciamanesimo e la medicina cinese.
Infine, il pensiero economico integra nelle proprie concezioni princìpi mutuati da altre discipline, per esempio il principio di non linearità dei sistemi dinamici: giungendo alla conclusione, anch’essa rivoluzionaria, che “fare di più” non equivale sempre a “fare meglio”.
Nella visione di C., perché questi processi penetrino nel cuore dell’organizzazione sociale, perché l’uomo possa davvero riconciliarsi col cosmo, occorrono un pensiero e un’azione politici ispirati ai princìpi dell’–>Ecologia profonda: “L’ecologia profonda – scrive in Punto di svolta, libro del 1982 – è radicata in una percezione della realtà che va al di là della cornice scientifica per attingere ad una consapevolezza intuitiva dell’unità di ogni forma di vita, dell’interdipendenza delle sue molteplici manifestazioni e dei suoi cicli di mutamento e di trasformazione. Quando il concetto dello spirito umano è inteso in questo senso, come il modo di coscienza in cui l’individuo si sente connesso al cosmo nella sua totalità, diventa chiaro che la consapevolezza ecologica è veramente spirituale. Del resto, l’idea che l’individuo sia legato al cosmo è espressa tanto nell’etimologia della parola ‘religione’ – dal latino ‘religare’, ‘tenere legato’ – quanto nella parola sanscrita ‘yoga’, che significa ‘unione’”.
Più recentemente, C. ha allargato la propria analisi sistemica ai processi di globalizzazione: oggi le società e le economie sono governate da un nuovo tipo di capitalismo globale, strutturato intorno a reti di correnti finanziarie e governato grazie alle tecnologie dell’informazione. E’ quella che Manuel –>Castells ha chiamato “network society”, e che determina l’aumento di polarizzazioni, disuguaglianze ed esclusioni sociali. Per C., l’unico modo efficace per contrastare questa deriva è contrapporre alla “network society” un’altra e diversa rete, nella quale si colleghino le innumerevoli esperienze che vedono comunità di base auto-organizzarsi secondo forti identità storico-geografiche e valori autenticamente ecologici.
La visione sincretica di C., in cui convergono una lettura dell’ambientalismo come visione spirituale più che politica, legata a religioni e saperi tradizionali, e insieme un richiamo costante agli indirizzi più innovativi della fisica contemporanea, ha esercitato un’influenza notevole sul pensiero ecologico, che in molte sue espressioni si è caratterizzato per questa stessa ambizione, obbiettivamente contraddittoria, di compenetrare richiamo alla tradizione e alla spiritualità, e vocazione alla modernità e al discorso scientifico.
BIBLIOGRAFIA
Il Tao della fisica, 1975
Il punto di svolta, 1981
La rete della vita, 1996