Ermete Realacci

Ambientalista e politico, italiano (1955).

Tra i fondatori di Legambiente – una delle principali associazioni ambientaliste italiane -, di cui è stato presidente dal 1987 al 2003, protagonista negli anni Ottanta del movimento –>Antinucleare, R. è stato deputato dal 2001 al 2018, eletto prima nella Margherita e poi nel Partito democratico. Nel 2005 ha dato vita alla Fondazione Symbola, che raccoglie aziende, singoli imprenditori, economisti e altri studiosi ed è impegnata per valorizzare le esperienze e le potenzialità di quel modello di impresa squisitamente italiano, battezzato dallo stesso R. come “soft economy”, nel quale s’incontrano qualità immateriale, capacità innovativa, radicamento nei territori e infine legame con la “bellezza” secondo la vocazione , così sintetizzata dall’economista Carlo Maria Cipolla e alla base del successo del “made in Italy”, di “produrre all’ombra dei campanili cose belle che piacciono al mondo”. Nelle sue diverse vesti, R. ha promosso e coltivato un’idea fortemente innovativa dell’azione ambientalista, ponendo in primo piano l’esigenza per l’ambientalismo di partecipare alla costruzione di una rinnovata cultura riformista, e in particolare di valorizzare l’importanza del miglioramento della qualità ambientale anche ai fini dello sviluppo economico. Nella visione di R., proprio i beni ambientali – insieme ad altre risorse immateriali come il patrimonio culturale, le tradizioni conviviali, la vocazione creativa di molte economie territoriali – rappresentano, particolarmente in Italia, la base principale su cui costruire uno sviluppo ecologicamente sostenibile (–>Sviluppo sostenibile), socialmente equo, vincente sul piano della forza competitiva.      

BIBLIOGRAFIA

Soft economy, 2005.

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