Un nuovo e interessante progetto ruota intorno all’imbarcazione che per anni è stata protagonista della storica campagna di Legambiente in difesa del mare, Goletta Verde. Catholica, questo il nome della barca che per circa trent’anni ha rappresentato con le sue vele spiegate la lotta all’inquinamento lungo le nostre coste, diventerà un HUB scientifico, culturale, ecologico e sostenibile. A presentare il progetto il Parco Veneto del Delta del Po che, grazie a una sinergia d’intenti con la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la Regione Veneto, il Ministero dell’Ambiente e Legambiente, metterà a disposizione del territorio, delle Scuole, della Formazione e della Ricerca Scientifica, il famoso battello.
Nei prossimi mesi Catholica terminerà il suo restauro presso il cantiere Artenautica di Loreo e sarà “armata” con un’aula didattica e un laboratorio scientifico, allestimenti che all’occorrenza potranno far posto a gruppi di escursionisti. L’obiettivo, infatti, è quello di realizzare un mezzo sostenibile e accessibile, utile a svolgere più attività, comprese quelle legate alla valorizzazione e alla promozione del fiume Po, del suo Delta e delle sue eccellenze.
Lo scafo di legno di quercia, gli alberi di douglass e le vele conferiscono a Catholica un aspetto affascinante. Le grandi dimensioni – 24 metri di lunghezza, 5 metri di larghezza e una velatura di 233 metri quadrati – la rendono imponente. Una vera signora del mare che cattura lo sguardo e anche per questo il Parco del Delta del Po l’ha scelta come ambasciatrice di una politica di rispetto dei valori ambientali di biodiversità, sostenibilità e cultura.
Goletta Catholica sarà, infatti, utilizzata nell’ambito di diversi progetti che si alterneranno. I primi a salire a bordo saranno gli studenti delle Scuole del territorio e del Veneto che grazie alla “Scuola di Mare e Biodiversità a bordo di Goletta Verde” potranno svolgere diverse attività: dal corso di marineria al monitoraggio ambientale, dall’esplorazione del territorio all’orienteering, dalla storia dei popoli dell’acqua all’impatto della globalizzazione sull’ambiente e sul clima.
Il testimone passerà poi agli studenti universitari che parteciperanno alle attività dell’“Osservatorio ambientale del Delta del Po – Riserva della Biosfera MaB UNESCO”. L’Ente Parco Delta del Po da anni ha attivato risorse e collaborazioni per la creazione di un centro di ricerca unico che possa mettere a disposizione della comunità, degli studiosi e di tecnici e ricercatori la maggior parte dei dati ambientali raccolti e sviluppare, al contempo, un sistema di validazione e condivisione. Tale sistema, attualmente attivo ed in corso di implementazione, ha preso spunto da un finanziamento della FONDAZIONE CARIPARO, nell’ambito della candidatura a Riserva di Biosfera MAB UNESCO del Delta del Po, per poi integrarsi con progetti internazionali sviluppati dall’Ente Parco.
L’ampliamento dell’Osservatorio ambientale a soggetti pubblici e privati, come previsto dal Piano di Azione della Riserva di Biosfera MAB UNESCO, riveste notevole importanza. L’obiettivo è creare un’integrazione delle conoscenze ambientali dell’area del Delta del Po, ma anche una governance delle ricerche e degli attori che porterà a una ottimizzazione delle risorse impegnate e la certificazione dei dati raccolti.
Nell’ambito dei monitoraggi Goletta Catholica avrà un ruolo anche nelle attività che il Parco del Delta del Po svolgerà con l’Agenzia Regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto (Arpav), e nelle attività del Dipartimenti di Biomedicina Comparata e Alimentazione (BCA) dell’Università di Padova impegnati nel monitoraggio di cetacei e tartarughe marine, in particolare il tursiope (Tursiops truncatus) e la tartaruga marina comune (Caretta caretta). L’area dell’Adriatico settentrionale, infatti, è stata indicata per istituire un Sito di Interesse Comunitario (SIC), come dimostrano i risultati del progetto transfrontaliero della linea IPA Adriatic dal titolo “Network for the Conservation of Cetaceans and Sea Turtles in the Adriatic (NETCET)” finanziato dalla Commissione Europea. E sarà proprio il Parco Veneto del Delta del Po a gestire il nuovo SIC in collaborazione con altri partner.
Io c’ero
La campagna social “Io c’ero”, parte integrante del progetto, nei prossimi mesi coinvolgerà quanti sono saliti a bordo dell’imbarcazione o ne hanno incrociato il percorso nei suoi 25 anni di navigazione con Goletta Verde. L’iniziativa punta a far conoscere i temi, le battaglie e gli episodi-simbolo che hanno visto Catholica protagonista della campagna estiva di Legambiente, in difesa del mare e del territorio costiero italiano. I primi contributi sono affidati a Rossella Muroni, vicepresidente della Commissione Ambiente alla Camera dei deputati e già presidente di Legambiente; Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente; Marco Tibiletti, storico comandante di Catholica e del comico e autore Dario Vergassola. I video saranno visibili saranno visibili sui social del Parco e di Goletta Verde nei prossimi giorni.
La storia affascinante di Goletta Catholica
La Goletta Catholica, che deve il nome alla città d’origine dei suoi armatori, è stata realizzata nel 1936. Nata come barca da lavoro, poi divenuta peschereccio, durante la II Guerra Mondiale viene sequestrata dai Tedeschi che la utilizzano per il trasporto di munizioni sulle coste jugoslave, per poi abbandonarla. Rintracciata e ricondotta in Italia, nel 1990 Catholica va in disarmo e viene portata a Rimini per la demolizione. Qui però viene acquistata e ristrutturata grazie a un progetto sociale per il recupero di tossicodipendenti. Rilevata infine da Legambiente, l’imbarcazione continua l’impegno nel terzo settore e dal 1993 è protagonista delle campagne estive di Goletta Verde dell’associazione ambientalista. Dal monitoraggio delle acque alla tutela della biodiversità marina, dalla lotta agli ecomostri e all’inquinamento industriale a quella più recente contro plastiche e microplastiche, passando ancora per le iniziative in Veneto come l’operazione Po, la pulizia dei litorali dai rifiuti o la battaglia contro l’ex centrale Enel di Porto Tolle, Goletta Verde ha contribuito a bloccare gli scempi e a ridisegnare in meglio il territorio costiero italiano.
Viste tutte queste attività che impegneranno l’Ente Parco e il territorio del Delta del Po nei prossimi anni, appare chiaro il perché questa rete di soggetti abbia scelto di investire su Goletta Catholica assegnandole non solo il ruolo di contenitore, ma anche quello fortemente simbolico di mezzo di comunicazione capace di esprimere con immediatezza i valori di sostenibilità ed equilibrio con la natura e soprattutto con l’acqua.
A tutte e tutti coloro che saliranno su Goletta Catholica, un autentico pezzo di storia del nostro Paese, non possiamo che augurare BUON VENTO!