Mascherine e guanti, perché disperderli è un rischio per salute e ambiente

Abbandonati per strada, gettati via dopo il loro utilizzo senza cura alcuna per il benessere del pianeta e per la sicurezza altrui: di fronte ai moltissimi episodi di dispersione nell’ambiente di mascherine e guanti verificatisi nelle ultime settimane, Legambiente lancia un video per promuoverne il corretto smaltimento.

Ormai parte integrante del nostro vivere quotidiano, i dispositivi di protezione individuale saranno cruciali anche nei prossimi mesi: centinaia di milioni di pezzi usa e getta, spesso di plastica, che se non smaltiti adeguatamente potrebbero causare enormi danni ambientali e problemi sanitari, come spiega dettagliatamente il responsabile scientifico di Legambiente, Andrea Minutolo.

“Secondo le ultime indicazioni dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS) i dispositivi di protezione individuali devono essere conferiti nell’indifferenziato, a prescindere dalla loro composizione (plastica, stoffa, lattice, etc). Questo perché prodotti potenzialmente infetti e quindi da smaltire nella maniera più sicura possibile e con il minor numero di passaggi e procedure”, chiarisce Minutolo, che sottolinea: “La loro dispersione, invece, può avere invece impatti enormi: essendo prodotti costituiti tendenzialmente da plastica non sono biodegradabili, resistono perciò anche per molti decenni. Al contempo, sono comunque prodotti molto leggeri e fragili che si possono sfaldare in frammenti più piccoli: uno dei rischi concreti è che possano essere ingeriti dagli animali, come pesci e uccelli”.

Cosa fare, dunque? “Porre la massima attenzione al loro giusto conferimento”, conclude Minutolo: “gettandoli nei cestini lungo una strada o magari nei punti di raccolta allestiti presso i supermercati”.

Un gesto civico e di buon senso, dunque, oltre che corretto verso la collettività, ogni altro essere vivente e nel rispetto dell’ambiente che ci ospita.

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