La Ricetta di pezza: la bambola

Riciclo, riuso, riutilizzo: ecco le parole d’ordine per dare una seconda vita a tessuti, carta e scarti alimentari, presenti in tutte le case.  Per esempio, cosa possiamo fare con i tessuti che non ci servono più?

Sono 100 milioni le tonnellate di tessili prodotti all’anno nel mondo, e solo l’1% di questi viene riciclato: ogni anno finiscono in discarica per essere inceneriti 12 milioni di indumenti con emissioni di CO2 altissime. I vestiti, oltre ad essere una necessità, rappresentano una delle principali fonti di inquinamento. L’industria della moda è responsabile del 20% dello spreco mondiale di acqua e del 10% delle emissioni di CO2. Eppure, con vestiti e tessuti vecchi è possibile realizzare un evergreen del riciclo: la bambola di pezza.

Cosa ti serve?

  • Avanzi di tessuto
  • Fili di Lana o di cotone per i capelli
  • Carta o cartoncino per realizzare il cartamodello
  • Ago e filo

Come si fa?

Disegna la forma della tua bambola su uno straccio o realizza un cartamodello. Aggiungi un paio di centimetri circa attorno ai contorni per ottenere un certo margine di cucitura. Sovrapponi due pezzi di tessuto e tagliali seguendo il cartamodello o la linea tracciata sul primo straccio. Puoi bloccare il cartamodello sullo straccio con degli spilli per facilitare il ritaglio.

Cuci il contorno della bambola con ago e filo lasciando una piccola apertura per inserire l’imbottitura. Rovescia il corpo e imbottisci la bambola con vecchi pezzi di tessuto, di ovatta o con altro materiale di riciclo (come l’imbottitura di un vecchio cuscino). Adesso puoi finire di cucire la bambola e applicare dei punti cucitura tra gambe e braccia, per modellare gli arti. La bambola è pronta per la decorazione: usa bottoni, colori e pennarelli per decorare il volto, la lana per i capelli e stoffa colorata, ricami o uncinetti per creare il vestito.

[Questo contenuto è a cura del progetto ECCO (Economie Circolari di COmunità) coordinato da Legambiente e finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (Avviso n.1/2018)]

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