La Ricetta di Carta: la cartapesta

Tessuti, carta e scarti alimentari sono presenti in tutte le case, e spesso lasciati alle costose – e impattanti – pratiche di smaltimento. Eppure, per ognuno di loro, esiste una seconda possibilità. Parole d’ordine, riciclo, riuso, riutilizzo. Iniziamo dalla carta.

Nell’ultimo anno, la raccolta differenziata di carta e cartone è cresciuta del 4%, superando i 3,4 milioni di tonnellate raccolte: ogni italiano avvia a riciclo oltre 56 kg di carta e cartone ogni anno (dati COMIECO). Vecchi giornali, carte regalo e buste di carta inutilizzabili possono però diventare maschere, sculture e ciotole di cartapesta.

Cosa ti serve?

  • Vecchi giornali
  • 4 bicchieri d’acqua
  • 1 bicchiere di farina (meglio se di riso ma va bene qualsiasi tipo)

Come si fa?

Partiamo dalla colla: in una ciotola stemperate la farina con qualche cucchiaio d’acqua cercando di sciogliere molto bene i grumi che si formeranno. Mettete il composto in un pentolino, aggiungete l’acqua rimanente e lavoratelo con una frusta. Ponetelo sul fuoco a fiamma bassa continuando a mescolare. Dopo 2 o 3 minuti, aggiungete una presa di sale che vi consentirà di conservare la colla per qualche giorno in più, in frigorifero, riposta in un barattolo di vetro. Quando la colla avrà raggiunto la consistenza desiderata, lasciatela raffreddare.

Taglia a strisce carta di giornale, riviste o volantini pubblicitari e scegli una superficie da rivestire (come una ciotola o un piatto). Immergi le strisce una alla volta nella colla fredda, eliminando quella in eccesso. Sistema le strisce sulla superficie che hai deciso di rivestire e spianale per bene usando le dita o il pennello in modo da evitare che si formino pieghe, grinze e rigonfiamenti. Ripeti la stratificazione per un minimo di tre volte in modo da creare una base solida. Alterna gli strati disponendo le strisce prima in orizzontale e poi in verticale. Lascia asciugare, meglio all’aria aperta, per qualche ora. Appena la superficie risulterà dura basterà staccare la creazione di cartapesta dall’oggetto “originale” e, con un po’ di carta vetrata, renderla più liscia, rimuovendo eventuali imperfezioni.  Al termine, se lo si vuole, è possibile colorare il nostro oggetto con tempere o applicare sulla sua superficie bottoni, corda o altri elementi decorativi di recupero.

[Questo contenuto è a cura del progetto ECCO (Economie Circolari di COmunità) coordinato da Legambiente e finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (Avviso n.1/2018)]

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