Giretto d’Italia, bike to work 2020: a lavoro in bici? Partecipa alla sfida

Torna il campionato urbano della ciclabilità targato Legambiente: 26 città italiane pronte a “sfidarsi” in sella alle due ruote per promuovere la mobilità ciclistica e sostenibile nel tragitto quotidiano casa-scuola e casa-lavoro. La pandemia non ferma il Giretto d’Italia, bike to work 2020 l’appuntamento che taglia l’importante traguardo del decimo anno e lo fa con un’edizione ricca di novità.

A cominciare da quella di un check point virtuale immaginato per non lasciare “fuori gara” chi lavora da casa e valorizzare, anzi, la sostenibilità ambientale di questa scelta aziendale che nei mesi dell’emergenza ha rivoluzionato la quotidianità di molti. Ogni lavoratore in smart working rappresenta infatti uno spostamento risparmiato, sia in termini di congestione del traffico che in termini di emissioni inquinanti e climalteranti.

Il Giretto – organizzato da Legambiente, con il sostegno di CNH Industrial, insieme a Euromobility e VeloLove  – si svolge in presenza il 17 settembre, virtualmente dal 16 al 22, in concomitanza con la Settimana europea della Mobilità 2020. Si “corre” in bici, ma anche con altri mezzi di micromobilità elettrica, dai monopattini elettrici alle monowheel e alle e-bike, dai motorini elettrici agli hoverboard e ai segway.

26 le città che hanno aderito quest’anno alla proposta indirizzata dagli organizzatori a Comuni, mobility manager di enti e imprese, associazioni e cittadini interessati: Bologna, Bolzano, Brescia, Carmagnola (TO), Carpi (MO), Fano (PU), Ferrara, Francavilla Fontana (BR), Genova, Jesi (AN), Lecce, Milano, Misano Adriatico (RN), Napoli, Novara, Padova, Palermo, Pavia, Pesaro, Piacenza, Potenza, Reggio Emilia, Trento, Udine, Torino e Roma.

Come partecipare? Basta recarsi al lavoro o a scuola utilizzando uno dei mezzi sopra indicati, passando in uno dei check point previsti nelle città che hanno aderito al Giretto e nella fascia oraria dedicata al monitoraggio (quattro ore da scegliere tra le ore 6 e le 13). Mentre grazie al check point virtuale, i lavoratori in smart working segnalati dalle aziende e dagli enti che partecipano potranno rispondere a un sondaggio online sul tema spostamento casa-lavoro e e rientrare così anche loro nel conteggio.

Vince la sfida la città che totalizza (nel periodo di monitoraggio) il maggior numero di spostamenti, e quindi di passaggi, effettuati con mezzi di mobilità sostenibile alternativi.

Quest’anno è previsto, inoltre, un contest fotografico: basta scattarsi una foto mentre si va al lavoro o a scuola in bici o con un altro dei mezzi in gara e condividerla sul proprio profilo Facebook o Instagram (o entrambi) utilizzando le grafiche virtuali del Giretto e gli hashtag #girettoditalia e #CNHIndustrial. In questo modo, si parteciperà automaticamente all’estrazione di un premio messo a disposizione da Legambiente per la foto che otterrà più like.

“Da anni chiediamo l’introduzione di zone 30 nelle nostre città per tutelare ciclisti e pedoni – dichiara il direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti -. In questa direzione riteniamo positive alcune delle modifiche in materia di sicurezza stradale appena introdotte al codice della strada. Stando ai dati Istat, lo scorso anno all’aumento di vendite di biciclette ha corrisposto una crescita del 3,3% degli incidenti stradali che coinvolgono biciclette e che le vittime della strada tra i ciclisti sono salite del 15,5% soprattutto su strade statali nell’abitato e fuori città. La mobilità ciclopedonale e la micromobilità vanno aiutate e favorite per difendere il diritto di ognuno a muoversi in città in sicurezza. L’obiettivo del Giretto d’Italia – aggiunge Zampetti – è, come sempre, rendere visibile chi si sposta con la bici o con un mezzo di micromobilità elettrica: un traffico che normalmente non è misurato nelle indagini statistiche sullo stato della mobilità, ma che sarebbe invece molto utile, o meglio indispensabile, prendere in considerazione in sede di programmazione e pianificazione della mobilità urbana”.

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