Ecosistemi d’acqua, fragili e necessari. Oggi alle 18 il webinar.

Il 22 maggio è la giornata mondiale della biodiversità. Per questo, alla vigilia di questo appuntamento importante, parleremo oggi di ecosistemi d’acqua e di come tutelarli. In diretta streaming sulle pagine Fb di Legambiente, e di La Nuova Ecologia e sul sito di lanuovaecologia.it alle 18 faremo il punto insieme a Massimo Lorenzoni dell’Università di Perugia, Susanna D’Antoni e Leonardo Tunesi, entrambi di Ispra.

La tutela degli ecosistemi acquatici si intreccia strettamente con quella delle specie a rischio di estinzione. Infatti, secondo la lista stilata dalla Convezione di Ramsar, sono oltre 220 milioni gli ettari coperti dalle zone umide nel mondo: rifugio per volatili, piante, mammiferi, anfibi, pesci e invertebrati. Di questi, 82.331 ettari (circa 15.000 con superficie agricola) si trovano in Italia, Paese che conta 65 siti Ramsar e, complessivamente, ben 1520 zone umide secondo l’inventario del PMWI (il Pan Mediterranean Wetland Inventory di Med Wet).

Oggi, però, questi ambienti naturali sono a rischio. Il Segretariato della Convenzione di Ramsar riporta che dal 1900 a oggi almeno i tre quarti delle zone umide di tutto il mondo sono scomparsi e gli ultimi dati IUCN mettono in evidenza anche il problema legato alla perdita della biodiversità, con 596 su 2807 specie animali che in Italia rischiano di scomparire, minacciate da cambiamenti climatici, sfruttamento delle risorse naturali, frammentazione e perdita di habitat, inquinamento e pesticidi, introduzione di specie aliene invasive, urbanizzazione e infrastrutture.

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