L’Alto Molise diventa il territorio delle api

L’Apiario di Comunità di Castel del Giudice (IS) fa nascere nuove aziende apistiche per l’agricoltura sostenibile. In occasione delle Giornata della Terra sono stati posizionati 142 alveari tra i fiori di melo dell’azienda biologica Melise per l’impollinazione.

Le api come motore di agricoltura sostenibile, come sfida per il futuro delle aree interne dell’Appennino e garanzia degli equilibri ambientali di un ecosistema malato che deve ritrovare la giusta rotta per ripartire. Il 22 aprile, gli apicoltori e le apicoltrici dell’Apiario di Comunità di Castel del Giudice (IS), in Molise al confine con l’Abruzzo, hanno posizionato tra i meleti in via di fioritura 142 alveari, la casa di oltre 5 milioni di api che per circa 20 giorni danzeranno tra i boccioli delle piante dell’azienda agricola biologica Melise, per impollinare migliaia di fiori di melo dalle più variegate tipologie. Una pratica agricola, quella del “servizio di impollinazione”, complementare all’agricoltura biologica, in sintonia con la tutela del territorio e della sua biodiversità, attraverso metodi di coltivazione che aboliscono l’uso di pesticidi e rispettano la natura e le api, le quali sono garanzia della salubrità dell’ambiente e indicatori di sicurezza alimentare. Grazie all’impollinazione delle api, si produce un terzo del cibo che viene consumato in tutto il mondo.

Il posizionamento degli alveari è avvenuto in occasione della 50° Giornata Mondiale della Terra, che si celebra in tutto il pianeta per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di ripensare il nostro rapporto con l’ambiente. Una necessità che non è mai stata così impellente come oggi, in piena crisi climatica ed emergenza sanitaria. L’arrivo di nuove api nel borgo molisano – che ha improntato il suo sviluppo all’insegna della rigenerazione ambientale e l’agricoltura sostenibile, come strumenti per abbattere lo spopolamento e attrarre nuovi abitanti -, segna anche l’inizio della fase operativa dell’Associazione Apiario di Comunità di Castel del Giudice, che vede il coinvolgimento attivo di 30 neo-apicoltori, i quali dopo il percorso formativo intrapreso nel 2019 grazie alla collaborazione tra il Comune di Castel del Giudice, Legambiente Molise e il Gruppo VOLAPE, ora sono pronti per gestire i loro nuovi apiari e produrre miele millefiori tra le colline molisane e abruzzesi.

«Un segnale importante per il nostro paese – spiega il sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile – che da anni sta lavorando, con azioni concrete e replicabili, sui temi dello sviluppo sostenibile delle aree interne, e che in questo periodo di emergenza sanitaria a causa del Covid 19 diventa ancora più importante, ai fini delle ripartenza. L’inizio delle attività dell’Apiario di Comunità è doppiamente positivo: sia perché si sono formate nuove piccole imprese che ora entrano nella fase operativa, sia perché si dimostra quanto sia importante l’agricoltura a tutela dell’ambiente per lo sviluppo del territorio. Ed è questa la vera sfida per la rinascita dei piccoli borghi, ma anche per l’intero pianeta».

Nei prossimi giorni, infatti, altri alveari saranno distribuiti nei terreni degli apicoltori dell’Apiario di Comunità sparsi per tutto l’Alto Molise e il vicino Abruzzo, i quali si prenderanno cura delle api, per dare origine alla prima produzione di miele che sarà poi conferito all’Associazione. I nuovi alveari, situati nelle campagne di un vasto territorio, che va dai paesi della provincia di Chieti e dell’Aquila fino alla Provincia di Isernia e parte di quella di Campobasso, diventano sentinelle e garanzia di un’area ricca di biodiversità e dunque vocata a mantenersi lontana da forme di inquinamento, ma vicina a nuove possibilità di agricoltura sostenibile.

«Tutte le attività, sia in riguardo all’impollinazione dei fiori di melo, sia in merito all’installazione di nuovi apiari – commenta Angela Mosesso, presidente dell’Associazione Apiario di Comunità di Castel del Giudice – si svolgono nel totale rispetto delle norme di sicurezza indicate dal governo per contenere la pandemia e con il supporto dell’associazione, una comunità di apicoltori e apicoltrici coesi e molto motivati fin dall’inizio del progetto».

«La piena fioritura del meleto è prevista la prossima settimana – spiega Simone Gentile, direttore dell’azienda agricola biologica Melise, nata dal recupero di terreni in disuso -. Con le api nei meleti diamo anche una risposta concreta al dibattito in corso a livello nazionale sulla relazione tra apicoltura e agricoltura, una relazione che deve essere di complicità e collaborazione, come dimostrano i vantaggi che gli insetti impollinatori hanno su tutto il settore della produzione agroalimentare». La prova che le attività economiche ed agricole possono essere assolutamente compatibili con le esigenze di tutela del territorio e dell’ambiente.

L’Apiario di Comunità di Castel del Giudice

La storia dell’Apiario di Comunità di Castel del Giudice (IS) è iniziata ufficialmente il 1° maggio 2019, il giorno della Maggiolata, una tradizionale festa della primavera del nostro paese. In quell’occasione, ci fu la presentazione, nella sala convegni dell’albergo diffuso Borgotufi, del corso professionalizzante di apicoltura. Il Sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile, il direttore di Legambiente Molise Andrea De Marco, il professore Antonio De Cristofaro, Direttore vicario del Dipartimento di Agricoltura Ambiente e Alimenti dell’Università degli Studi del Molise e Riccardo Terriaca, dell’Associazione VOLAPE presentarono ad una ricca platea il percorso teorico-pratico che si sarebbe svolto nei mesi successivi. L’evento attirò molteplici interessati tanto che furono raccolte circa 60 adesioni, da parte di persone provenienti sia dal Molise che dall’Abruzzo. Così il corso parti nell’incantevole cornice di Borgotufi e, dopo un paio di lezioni teoriche il 2 giugno arrivarono 30 arnie, posizionate vicino ai meleti biologici dell’Azienda Agricola Melise.
L’Apiario di Comunità si è così costituito come luogo fisico in cui fare pratica ed ha dato la possibilità a molti di noi di cimentarsi con questi insostituibili insetti. Non sta a me spiegare le molteplici ed imprescindibili funzioni che le api svolgono a livello ambientale, a livello agricolo, come indicatori di salubrità di un territorio e come risorsa economica, ma sicuramente l’arrivo di circa un milione di api nel nostro territorio ha segnato un momento di svolta per molti noi. L’Apiario di Comunità, inteso come luogo fisico, ha segnato per noi un posto dove andare, imparare, socializzare e creare un gruppo di persone guidate da un obiettivo comune.
All’interno del progetto abbiamo effettuato anche una collaborazione on il Dipartimento Giustizia Minorile che ha finanziato il progetto Scuola Itinerante di apicoltura attraverso il quale un minore ospite di una comunità ha potuto fruire della formazione teorica e pratica in apiario ed acquisire quelle competenze che gli potranno permettere, al termine del suo percorso in comunità, di sviluppare un’idea imprenditoriale per rendersi autonomo ed affrancarsi da una difficile condizione personale.
Dopo il corso base abbiamo organizzato, con il supporto della Regione Molise, un corso di apicoltura professionalizzante di secondo livello, terminato a dicembre. Da qui l’Idea di fare il passo successivo, quello di mettere in pratica tutto quello che avevamo “studiato e vissuto” nei mesi precedenti.
Abbiamo costituito un’associazione, di cui il Circolo Legambiente di Castel del Giudice è socio fondatore e si prefigge lo scopo di coadiuvare tutti quelli che nel territorio vogliono iniziare un’attività apistica. Anche in questo caso, le adesioni sono state molteplici ed insieme abbiamo proceduto a studiare ed organizzare i passi successivi. Oggi, circa 30 persone hanno progettato i loro apiari disseminati in un ampio territorio che comprende l’Alto Molise e parte del vicino Abruzzo. Inoltre, il 22 aprile 2020, in occasione della Giornata della Terra, altri 142 alveari sono giunti a Castel del Giudice, un valido supporto per impollinazione dei fiori del meleto biologico.
Questa volta l’obiettivo è ancora più ambizioso: fare in modo che l’apicoltura diventi reddito per gli apicoltori. È una sfida che vinceremo insieme, come comunità coesa, che non lascia indietro chi ha difficoltà e si prefigge gli stessi propositi. Nel lungo termine, l’intento è di creare un laboratorio comune, produrre e vendere miele di qualità e salvaguardare questi insetti che, personalmente, ho scoperto avere un fascino straordinario e inaspettato. Le dinamiche dell’alveare, a me sinceramente in parte ancora misteriose, la perfetta organizzazione di una comunità (questa volta di api) che lavora per un scopo comune e collettivo, hanno suscitato in me grande curiosità, tanto dal voler provare anche io a diventare un aspirante apicoltore.
Credo che in questi tempi di riscaldamento globale, di crisi climatica, di inquinamento, di pandemia e di distanza sociale e umana (a prescindere dal covid19) ogni piccolo gesto possa essere importante per salvare il pianeta e noi stessi. Quello che abbiamo fatto a Castel del Giudice, di cui Legambiente è stata e sarà parte integrante, è un piccolo passo, non salverà il mondo ma ci riempie di orgoglio e voglia di Futuro.

Alessio Gentile
Presidente del Circolo di Legambiente “E. Cavaliere di Castel del Giudice”    

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