Frontera Invisible è la vera storia delle comunità intrappolate nel mezzo della guerra più lunga del mondo, in cui la corsa dei grandi proprietari terrieri all’olio di palma per produrre combustibile “verde” ha sostituito gli agricoltori e gli indigeni. Ha distrutto habitat naturali e ha concentrato la terra nelle mani dei ricchi.
Girato ai confini dell’Amazzonia colombiana denuncia la deforestazione e le nuove coltivazioni di olio di palma per biodiesel europeo, il prosciugamento delle paludi, la distruzione delle torbiere, la cacciata degli agricoltori indigeni, i gruppi paramilitari, la complicità del governo. È stato prodotto e curato da Transport&Environment, il network associativo europeo a cui aderisce anche Legambiente.
In parte documentario ambientale e in parte ricerca sociale attraverso testimonianze delle vittime, Frontera Invisible dà voce alle comunità locali che stanno lottando duramente per recuperare i loro terreni mentre espongono le principali insidie della politica sui biocarburanti.
Cosa succede invece in Italia? L’Italia importa oltre un milione di tonnellate di olio di palma dall’Indonesia, dove distruzione e ingiustizie seguono percorsi analoghi, come abbiamo documentato in questa inchiesta pubblicata su Nuova Ecologia. In Italia Legambiente è impegnata da più di un anno nella campagna #unpienodipalle per cessare i sussidi legali all’olio di palma nel carburante: abbiamo denunciato l’ENI all’Antitrust, che ci ha dato ragione, lanciato una petizione al governo italiano: firma anche tu www.change.org/unpienodipalle.
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FRONTERA INVISIBLE
NICOLÁS RICHAT & NICO MUZI
ARGENTINA/BELGIO | 2016 | 28′
Altre info
Frontera Invisible è stato proiettato in 24 paesi del mondo, dall’Australia agli Stati Uniti, dall’Argentina alla Russia, dall’Italia al Perù. È stato anche proiettato in 5 parlamenti in Europa
Nicolàs Richat (Argentina, 1980) ha lavorato per il canale televisivo di Buenos Aires Ciudad Abierta, dove ha sperimentato diversi formati audiovisivi e interagito con artisti di spicco di Buenos Aires e dell’America Latina. A partire dal 2008, Nicolas ha iniziato a lavorare come freelance per progetti televisivi, cinematografici e pubblicitari. Dalla metà 2010 fino all’inizio del 2012 è tornato al canale televisivo culturale Ciudad Abierta come Direttore artistico, concentrando il suo lavoro nel recupero dell’identità visiva dell’unica emittente pubblica della città di Buenos Aires.
Nico Muzi (Argentina, 1980) è Direttore delle comunicazioni per Transport & Environment, ONG leader in Europa che lotta per avere trasporti e carburanti più puliti. Narratore instancabile, Nico ha raccontato molte storie in forma scritta e visiva. Ma “Frontera Invisible” è la sua prima incursione nel mondo del documentario cinematografico. Dal 2010 pubblica e informa sulle attività legate ai biocarburanti consultando uno dei più grandi produttori di biocarburanti per la società globale di PR Weber Shandwick. Dopo essersi unito a Transport & Environment, ha ampiamente lottato contro l’impatto sociale e ambientale negativo dei biocarburanti. Scavando in profondità nella materia, Nico ha sviluppato l’idea delle nuove frontiere dei biocarburanti, al di là dei casi ben documentati di disboscamento e di drenaggio delle torbiere in Indonesia e Malesia.