(Immagine di copertina: Ghiacciaio del Miage, Valle d’Aosta, prima tappa della Carovana dei Ghiacciai di Legambiente. Credit: Melaine LeRoy)
Prende il via ad alta quota la nuova campagna di Legambiente: parte il 17 agosto Carovana dei ghiacciai, nata per monitorare lo stato di salute dell’ambiente glaciale alpino fortemente minacciato dall’emergenza climatica. Un viaggio attraverso le Alpi che si articolerà in sei tappe, fino al 4 settembre, lungo dieci dei ghiacciai più fragili e a rischio.
Ma come stanno i nostri ghiacciai? L’ambiente glaciale alpino non è messo bene: a dirlo sono gli ultimi dati scientifici, secondo cui le temperature medie, dal 1850 a oggi, sono aumentate di circa 2°C, circa il doppio rispetto alla media globale. Per questo, dopo i Requiem per i ghiacciai organizzati lo scorso settembre in Italia, Legambiente lancia la prima edizione di Carovana dei Ghiacciai, nell’ambito di un’altra campagna, ChangeClimateChange, che punta a sensibilizzare sugli effetti potenzialmente devastanti dei cambiamenti climatici in atto.
Realizzata con il supporto del Comitato Glaciologico Italiano, con Sammontana come partner principale e FRoSTA partner sostenitore, la Carovana attraverserà il ghiacciaio del Miage in Valle d’Aosta (17-18 agosto); quattro ghiacciai del Monte Rosa in Piemonte (dal 19 al 22 agosto); i ghiacciai Forni e Sforzellina in Lombardia (dal 23 al 26 agosto); il ghiacciaio della Marmolada in Veneto-Trentino Alto Adige (da 27 al 29 agosto); quello di Fradusta in Trentino Alto Adige (dal 30 agosto al primo settembre), e il ghiacciaio del Montasio occidentale in Friuli Venezia Giulia (dal 2 al 4 settembre).
Previsti dunque monitoraggi scientifici per osservare le variazioni storiche dei ghiacciai e le trasformazioni glaciali. Ma non solo. Di tappa in tappa, infatti, saranno organizzati incontri, mostre, escursioni per conoscere il territorio montano e uno speciale momento di raduno, Saluto al ghiacciaio. Tutti gli eventi in programma saranno a numero chiuso e sarà possibile partecipare iscrivendosi per tempo consultando l’elenco delle tappe.
I DATI DA CUI PARTIRE. A supportare l’associazione ambientalista in questa nuova “impresa” sarà il Comitato Glaciologico Italiano che lo scorso anno aveva coordinato la campagna glaciologica 2019 Stato di saluto dei ghiacciai, dimostrando come l’arretramento delle fronti glaciali sia generalizzato nel settore alpino occidentale (Piemontese-Valdostano), rilevando un valore medio di 10 metri.
A impressionare sono soprattutto due dati: il primo è il regresso di ben 335 m in un anno della fronte del Ghiacciaio del Gran Paradiso, dove il ghiaccio si è assottigliato al punto di far emergere il substrato, isolando a monte la fronte attiva; il secondo dato è l’instabilità della fronte sospesa del ghiacciaio di Planpinceaux, che reagisce rapidamente alle variazioni termiche, accelerando, fratturandosi e convogliando acque di fusione alla propria base, facendo così temere crolli sul fondovalle. Anche nel settore centrale il monitoraggio glaciale nel 2019 ha segnalato l’incessante contrazione delle fronti glaciali, seppure con valori inferiori rispetto agli anni precedenti, in cui però si registrarono sostanziali cambiamenti nell’aspetto dei ghiacciai, come la frammentazione in tre distinti apparati del Ghiacciaio dei Forni.
Nel settore orientale molti ghiacciai sono vicini alle condizioni limite per la loro sopravvivenza: l’esiguo spessore e l’appiattimento della fronte sono indizi dell’approssimarsi della loro frammentazione, come nel caso del ghiacciaio di Fradusta, ricco di placche di ghiaccio morto. Il tasso di riduzione dei ghiacciai italiani è evidente anche dai bilanci di massa: la riduzione di spessore medio è pari a un metro di ghiaccio, un valore generalmente superiore al tasso degli ultimi decenni, sia per i ghiacciai alpini monitorati, sia per il Calderone, unico ghiacciaio appenninico.
“I ghiacciai – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – sono indicatori sensibilissimi del cambiamento climatico in atto e primo campanello di allarme dell’emergenza climatica, che deve essere affrontato in maniera sinergica dagli stati di tutto il mondo con politiche di mitigazione e adattamento al clima. Le immagini dei giorni scorsi del ghiacciaio di Planpincieux in Val Ferret, a rischio crollo e costantemente monitorato, dimostrano concretamente la portata di questo problema che mette in pericolo le comunità locali e l’intero habitat. Con la campagna Carovana dei ghiacciai e con i dati che raccoglieremo accenderemo i riflettori sugli effetti che l’emergenza sta già avendo anche sul nostro Paese e ribadiremo l’urgenza di misure e politiche ambiziose sul clima per arrivare a emissioni nette pari a zero al 2040, in coerenza con l’Accordo di Parigi. Perché, purtroppo, di tutto questo ancora non c’è traccia nella discussione politica del nostro Paese”.
“Grazie all’accordo con Legambiente – aggiunge Marco Giardino, segretario Generale del Comitato Glaciologico Italiano – le attività di Carovana dei ghiacciai saranno indirizzate a raggiungere un obiettivo socialmente utile: la diffusione della consapevolezza che la trasformazione degli ambienti glaciali, seppur rapida e apparentemente inarrestabile, può essere affrontata meglio con una conoscenza approfondita. Il monitoraggio glaciologico è condizione indispensabile per rendere efficaci gli interventi di mitigazione dei pericoli e di gestione sostenibile delle risorse e di fruizione duratura dei servizi ecosistemici propri degli ambienti glaciali”.
In programma, per ciascuna tappa, specifiche attività quali misure speditive sui segnali frontali e paline su ghiacciai, aggiornamenti delle riprese multi-temporali da stazioni fotografiche, rilievi topografici di dettaglio, monitoraggi tecnologici tramite drone e laser scanner, raccolta di campioni microbiologici e di microplastiche, osservazioni geomorfologiche e biologiche nelle aree proglaciali.
Possibile seguire il viaggio di Carovana dei ghiacciai anche sulla pagina facebook di Legambiente Alpi dove verranno postate news, foto, video, interviste. Hashtag della campagna: #Carovanadeighiacciai #Changeclimatechange
Tutte le iniziative saranno organizzate nel rispetto dei protocolli COVID.