BEach CLEAN, 10 regole d’oro per combattere l’emergenza rifiuti in mare

Un numero sempre crescente di studi e analisi sta indicando da tempo un problema ormai riconosciuto come un’emergenza planetaria: la presenza nei mari e negli oceani di tonnellate e tonnellate di rifiuti, soprattutto, plastica, non si dissolve mai, si frammenta in pezzi sempre più piccoli provocando danni enormi alla bodiversità e all’ecosistema tutto. Una delle sfide più complesse che ci troviamo ad affrontare anche nel bacino del Mediterraneo.

E Non parliamo solo di un problema ambientale ma anche economico, che ha gravi ripercussioni sulle attività produttive, dal turismo alla pesca.

Una cattiva gestione dei rifiuti urbani, insieme a un insufficiente o assente sistema di depurazione e alla pessima abitudine di gettare rifiuti nel water, costituiscono le cause fondamentali del problema. Insomma tutto parte dalla terra ferma.

Per difendere il nostro mare e le nostre spiagge quindi sono necessarie tante azioni integrate in cui anche il ruolo dei singoli cittadini diventa fondamentale. Tante buone pratiche quotidiane nella scelta degli acquisti e nella gestione dei rifiuti fanno la differenza.

La campagna BEach CLEAN si inserisce in questo contesto. L’iniziativa parte dalla condivisione di un decalogo, rivolto a strutture d’accoglienza e turisti, per una corretta gestione dei rifiuti e per aumentare la consapevolezza sugli impatti provocati dal loro abbandono.

SCARICA E DIFFONDI:
LE 10 REGOLE D’ORO PER SALVARE IL NOSTRO MARE DAI RIFIUTI

Buone pratiche da adottare e diffondere nella consapevolezza che il mare è un bene comune prezioso e solo noi possiamo difendere la sua salute.

Le dieci regole d’oro proposte nel decalogo, in formato poster, si potranno trovare nei principali stabilimenti balneari italiani, libanesi e tunisini. Luoghi con un notevole afflusso turistico in cui, in estate, la percentuale di rifiuti “spiaggiati” cresce drammaticamente, oltre il 40%.

Gli stabilimenti balneari che prenderanno parte all’iniziativa, oltre alla pubblicazione del decalogo nei luoghi turistici di competenza, saranno chiamati a prendere parte a un sondaggio, da completare all’inizio e alla fine della stagione estiva, finalizzato conoscere e analizzare le condizioni di salute delle spiagge che si affacciano sul Mediterraneo e migliorare il rapporto tra i tour operator e l’ecosistema. Un questionario sarà quindi dedicato ai turisti, per conoscere le abitudini legate alla loro gestione quotidiana dei rifiuti e per analizzare le principali difficoltà legate al loro corretto smaltimento. Tutti i turisti interessati possono parlare del loro rapporto con il mare qui: https://bit.ly/BEachCleanTourists.

Inoltre, in questa estate segnata dall’emergenza e dalle regole di allontanamento, il turismo sostenibile passa anche dal corretto uso e smaltimento dei dispositivi di protezione individuale, come guanti e maschere, il cui abbandono nell’ambiente è sempre più segnalato anche nelle zone costiere . La campagna BEach CLEAN mira, tra l’altro, a valutare la presenza di questi “nuovi rifiuti” sulle spiagge selezionate e ad aumentare la consapevolezza della loro corretta gestione.

La campagna BEach CLEAN fa parte della COMMON (COastal Management and MOnitoring Network per la lotta ai rifiuti marini nel Mar Mediterraneo), un progetto ENI CBC Med nato da una rete di collaborazione tra Italia, Libano e Tunisia, con l’obiettivo di ridurre i rifiuti marini nell’area del Mediterraneo. Durerà fino al 30 settembre, sarà lanciata in 5 diverse aree del Mediterraneo – le 5 coinvolte nel progetto COMMON: Maremma e Salento in Italia, Kuriat Island e Monastir in Tunisia, e la Tiro Costa Nature Reserve in Libano, con l’obiettivo di promuovere stabilimenti balneari sostenibili e inclusivi, luoghi che sappiano migliorare il rispetto per l’ambiente e garantire a turisti e visitatori l’opportunità di vivere la spiaggia in modo responsabile.

Immagine di copertina di Anna Paola Montuoro

Ti consigliamo anche